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Che cos’è successo
Un team accademico cinese ha dimostrato il teletrasporto quantistico fotonico “chip-to-chip” su fibra ottica, in uno scenario di rete a topologia a stella. La soluzione usa stati time-bin (robusti alle fluttuazioni della fibra) e un sistema di feedback attivo per mantenere l’interferenza quantistica necessaria alla misura di Bell nel nodo di rilancio. Risultato: teletrasporto stabile e integrabile con circuiti fotonici al silicio, adatto a reti quantistiche metropolitane.
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Perché è importante
Il teletrasporto quantistico è la funzione cardine per scalare reti quantistiche oltre il laboratorio: abilita il trasferimento fedele di stati quantistici tra nodi (non di materia), requisito per router quantistici, ripetitori e servizi come quantum cloud e quantum-internet. La dimostrazione “su chip” riduce complessità, costo e ingombro, aumentando l’affidabilità su fibra reale.
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Come funziona (in breve)
- Sorgente entangled + codifica time-bin → stato quantico robusto sulla fibra.
- Nodo di rete effettua Bell-state measurement con controllo attivo della lunghezza ottica (stabilizzazione delle fibre).
- Ricostruzione dello stato sul chip di destinazione, sincronizzata via canali classici.
- Architettura pensata per topologie a stella tipiche delle dorsali cittadine.
Il contesto cinese: spazio + dorsali terrestri
La Cina è tra i leader delle comunicazioni quantistiche:
Micius ha inaugurato i collegamenti satellite-terra e dimostrato entanglement/teletrasporto su distanze continentali; nel 2025 il microsatellite Jinan-1 ha esteso un link quantistico fino a 12.900 km (Cina–Sudafrica).
La dorsale Pechino–Shanghai (2.032 km, 32 nodi) ha integrato canali satellitari, creando la prima rete integrata satellite-terra per comunicazioni sicure.
Sulla parte “terrestre”, gruppi cinesi hanno anche costruito una rete QSDC (Quantum Secure Direct Communication) di ~300 km, pensata per applicazioni inter-cittadine. (QSDC ≠ teletrasporto, ma indica maturità infrastrutturale).
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Cosa cambia rispetto ai record “storici”
I record via satellite (Micius) hanno mostrato distanze estreme; il nuovo risultato “chip-to-chip” è complementare: punta a integrazione, stabilità e scalabilità su fibra urbana, requisito pratico per portare il teletrasporto quantistico dentro le reti e, in prospettiva, sui data center.
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Implicazioni per cybersecurity e industria
Internet quantistica → instradamento sicuro di stati quantici (non clonabili), base per chiavi QKD avanzate, computazione delegata e identità quantistica.
Fotonic chips integrati → verso apparati carrier-grade (miniaturizzati) installabili in POP metropolitani e nodi edge.
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Prossimi passi (cosa aspettarsi)
Gli scenari futuri vanno dalle Dimostrazioni multi-nodo su reti cittadine reali all’ Integrazione con ripetitori quantistici e memorie quantistiche, nonché Interoperabilità con segmenti satellite-terra per collegare città/continenti.
