Il team di ricerca sull’intelligenza artificiale (FAIR) di Meta si impegna a dotare i robot del senso del tatto, implementando una serie di strumenti che consentano alle macchine di rilevare, comprendere e dare un senso agli oggetti con cui entrano in contatto.
La società madre di Facebook e Instagram crede nell’obiettivo di consentire agli assistenti AI nell’ambito della robotica di percepire e interagire con gli ambienti in cui operano, compresa la convivenza sicura con gli esseri umani.
Meta, che ha lanciato Notebook Llama nei giorni scorsi , vede questo obiettivo come una fase cruciale verso l’istituzione di un’intelligenza artificiale avanzata (AMI)
Come parte del lavoro svolto da FAIR, l’azienda ha svelato una nuova tecnologia, tra cui Sparsh, un encoder multiuso che funziona su sensori e punti di contatto da una prospettiva visiva. Un altro degli strumenti è Meta Digit 360, un dispositivo tattile per la punta delle dita con capacità di senso avanzate. La tecnologia AI incorporata non solo può capire cosa sta toccando, ma ha anche l’intelligenza per sapere quale pressione applicare o sollevare o ruotare un determinato oggetto.
Trasmettere “Informazioni tattili” dalla punta delle dita ai palmi
Meta Digit Plexus è un concetto di piattaforma hardware-software standard fornito in collaborazione con Wonik Robotics per replicare i sensori tattili in diverse forme su una singola mano robotica.
In un post dettagliato del blog per presentare i nuovi strumenti di ricerca, Meta ha spiegato cosa è necessario per trasmettere la “sensazione” alla mano del robot. Ha raccontato come la mano di un essere umano sia abile nell’inviare messaggi al cervello per trasmettere “informazioni tattili” dalla punta delle dita al palmo, incluso sapere che una tazza di caffè è troppo calda o come scorrere correttamente su uno smartphone.
“Per raggiungere l’intelligenza artificiale incarnata è necessario un coordinamento simile tra la percezione tattile e l’attuazione motoria di una mano robotica”, si legge nel blog.
Meta è determinata a perseguire i progressi che ritiene possano essere conseguiti in settori quali l’assistenza sanitaria e la produzione, dotando i robot della capacità di svolgere compiti difficili e agili, che consentiranno agli esseri umani di reagire più rapidamente, ottenere risultati migliori e garantire livelli maggiori di efficienza.
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