Il Dipartimento del Commercio degli Stati Uniti (DoC) ha affermato che sta proponendo di vietare l’importazione e la vendita di veicoli connessi che integrano software e hardware realizzati da concorrenti stranieri, in particolare dalla Repubblica Popolare Cinese (RPC) e dalla Russia.
La norma proposta si concentra sull’hardware e sul software integrati nel Vehicle Connectivity System (VCS) e sul software integrato nel Automated Driving System (ADS)”, ha affermato il Bureau of Industry and Security (BIS) in un comunicato stampa.
Si tratta di sistemi critici che, tramite hardware e software specifici, consentono la connettività esterna e capacità di guida autonoma nei veicoli connessi
L’agenzia ha affermato che un accesso abusivo a tali sistemi potrebbe consentire ad avversari di raccogliere dati sensibili e di manipolare a distanza le auto sulle strade americane.
La proposta si estende a tutti i veicoli su strada a ruote come auto, camion e autobus. I veicoli agricoli e minerari non sono inclusi.
La BRI ha affermato che “certe tecnologie” provenienti da Cina e Russia rappresentano un “rischio eccessivo” per le infrastrutture critiche degli Stati Uniti, nonché per coloro che fanno affidamento sui veicoli connessi, dando luogo a un potenziale scenario che potrebbe compromettere la sicurezza nazionale e la privacy dei cittadini statunitensi.
Questa norma segna un passo avanti fondamentale nella protezione delle catene di fornitura tecnologiche americane dalle minacce straniere e garantisce che le tecnologie dei veicoli connessi siano al sicuro dal potenziale sfruttamento di entità legate alla RPC e alla Russia”, ha affermato il sottosegretario al Commercio per l’industria e la sicurezza Alan F. Estevez.
In base al divieto, saranno vietate l’importazione e la vendita di veicoli dotati di determinati hardware o software VCS o ADS collegati alla Cina o alla Russia.
Mira inoltre a impedire ai produttori con legami con la RPC o la Russia di vendere veicoli connessi che incorporano hardware o software VCS o software ADS negli Stati Uniti, anche se il veicolo è stato prodotto nel Paese.
I divieti sul software entreranno in vigore a partire dall’anno modello 2027, mentre quelli sull’hardware entreranno in vigore a partire dall’anno modello 2030 o dal 1° gennaio 2029 per le unità senza anno modello”, ha affermato il BIS.
In una dichiarazione coordinata, la Casa Bianca ha affermato che il passo è una mossa per garantire che le catene di fornitura automobilistiche statunitensi siano resilienti e sicure dalle minacce straniere. Ha aggiunto che la crescente connettività dei veicoli alle reti digitali statunitensi crea un ambiente per raccogliere e sfruttare informazioni sensibili.
Alcuni componenti hardware e software presenti nei veicoli connessi consentono di acquisire informazioni su aree geografiche o infrastrutture critiche e offrono opportunità ad attori malintenzionati di interrompere il funzionamento delle infrastrutture o dei veicoli stessi”, ha sottolineato anche la Casa Bianca .
Questo sviluppo avviene in un momento in cui i veicoli connessi a Internet sono diventati sempre più un’ulteriore via attraverso cui le aziende possono raccogliere dati preziosi, in alcuni casi arrivando al punto di catturare video e immagini altamente invasivi tramite le telecamere delle auto Tesla e persino di condividere le abitudini di guida degli utenti con le compagnie di assicurazione auto.
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